L'allenatore il clochard e il tatuaggio
Gli è caduto il mondo addosso. Questo ho pensato dell' allenatore dell'Argentina che assisteva alla disfatta della sua squadra. Ma non per la sua probabilmente colpevole disperazione, per il suo agitarsi senza costrutto ai bordi del campo, gli occhi persi come la partita.Ha buttato la giacca, insopportabile. E ho visto il mondo che gli è caduto addosso, che si porta addosso, tatuato. Un sacco di gente si tatua, la maggioranza dei giovani, signori ai limiti del pensionamento e anche mamme amorose, coi nomi del figli sulla pelle, date importanti, disegni simbolici. Mi ricordano le signore col carrello che girano intorno alle stazioni, i barboni che si trascinano appresso in una sporta di plastica ogni loro cosa, e ci stanno tenacemente attaccati, che altro non hanno e hanno paura di perderlo. Questo mi fanno pensare i tatuaggi, al poco che abbiamo, e che sempre dobbiamo portare con noi, per non perderlo. Che è troppo poco, quello che abbiamo, e che quello che abbiam...