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Visualizzazione dei post da dicembre, 2018

quindici minuti di puro relax

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Quindici minuti di assoluto relax per combattere il rilassamento (dei tessuti). Detto così a me sembra una contraddizione, ma che ne so io, neofita del beauty. Un tessuto 100% cotone, imbevuto con un trattamento concentrato altamente idratante (mica acqua fresca) ad attività anti-age .... La formula contiene Collagene , una miscela di fiori rossi (cartamo, che a me mi risulta giallo, ma vedi sopra, rosa rugosa, un'altra contraddizione, almeno mi pare, e altri presunti fiori rossi non trovo) ad azione antiossidante, che immagino sia un privilegio del colore rosso dato che sempre si raccomanda di mangiare frutti rossi per la medesima azione (la chimica, in un'altra vita, la chimica! che c'ha le risposte!), glicerina (roba vecchia), allantoina, che da wikipedia è, meraviglia, riepitelizzante (e dato che piaghe da sanare almeno in faccia non ce ne ho, immagino la formazione di nuovi strati di cellule cutanee praticamente un callo in faccia) sale del Mar Morto che ci vuole sem

Buon Natale

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"Buon Natale!" "Tanti auguri anche a te, ma Natale è passato!" "Passato? Com'è possibile che sia già passato, finito?! L'abbiamo atteso e preparato per mesi ed è finito così, in mezza giornata? No, no, Buon Natale!" "..." Ci ho messo anni a capire perchè non mi piace il Natale. Perchè passa subito. Non che sia un pensiero originale, per carità. La maestra Ulisse ci faceva imparare le poesie (pure la Tomba nel Busento, che è crudeltà mentale, e ci ha deviato la mente come il corso del fiume, ma qualcosa di geografia - meno di storia - ci è rimasto in testa - i fiumi della Calabria a regime torrentizio. Leopardi tutto o quasi, nella fattispecie il sabato del villaggio, e ci prometteva di portarci a Recanati a vedere la casa, ma in quegli anni era chiusa - certo lo sapeva, lei - e non gliel'ho perdonato. Perciò il bello dovrebbe essere il prima, come in uno spot del Campari, quando compri i regali su Amazon il Black Friday e po

Il cioccolato Ghana, Sofia Loren e Niki Vendola, che mai avrei pensato nel mio blog.

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Il banco del salumiere era altissimo. La bottega piccolissima. con tutte le pareti coperte da scaffali a molti piani pieni di tutto. Per arrivare a prendere le merci in cima la signora Luisa usava un bastone con una pinza. Lei stringeva una molla sull'impugnatura e all'altro capo del bastone una manina afferrava l'oggetto, che poi, nella complicata traslazione solitamente volava giù e bisognava essere lesti a fermarne la caduta. E il banco era altissimo, così usava e dietro il bottegaio stava su una pedana. Non solo agli occhi di una bambina dell'asilo. Così usava: i bambini in età da asilo andavano a fare la spesa, per le quattro cosucce quotidiane, coi soldi contati o facendo segnare che poi passa mamma. Io andavo sempre da Lillo il macellaio per mezzo chilo di fettine o mezzo chilo di bollito, e all'alimentari, la signora Luisa appunto, per un etto di prosciutto (con annessa disputa con mio fratello che sosteneva si dicesse prociutto, in italiano, mica dovevamo p