Il pescivendolo, il vento e l'anima: la v cade.

Oggi, al mare, niente da segnalare.
Era una bella giornata, e ho prestato poca attenzione.
Sentivo, come non di frequente (ma è questione anagrafica, credo), l'estate.
L'estate è un piacevole luogo comune, un mucchio di luoghi comuni.
Pesce fritto e vino fresco, la sera.
In greco il vino è oinos, che la v cade. Cade sempre la v dei greci, che si chiama vau, o digamma, lasciando di solito un'aspirazione.

Cade anche la v del mio pescivendolo, che è pugliese ed eserto, e da lui oggi ho comprato calamari da friggere per cena.
Oggi inizia il campionato di calcio, un luogo comune, come l'estate.
Il pescivendolo:
" Non lo seguo il calcio: mi disgusta, troppi soldi, le scommesse... è tutto falsato. A me piace la vela, perchè il vento, il vento non lo puoi comprare".
E cade, per lui, come in greco, la v del vento, che è anemos, e anima.
Se il fritto sarà croccante e tenero, sarà stata una bella giornata, come è bella la gente, e, se è una bella giornata, un luogo comune.
Buona estate e buon vento, e che cada la v.
(ma non auguratemi, vi prego, buona vita)

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