Etimologia e numeri: la pars destruens - un post politico

Non scrivo mai di politica avendo posizioni ideologiche e idealistiche da zerovirgola tutt'altro che argomentate e interessanti. Di finanza so solo che per qualche errata profilazione spesso mentre giro il sugo che non si attacchi i telefona qualcuno con ottimo italiano e forte accento straniero proponendomi fondi investimenti e affari che con gentilezza rifiuto nonostante l'indisponente insistenza del proponente. Mettici pure la pigrizia, e l'interesse preminente per le futilità e vedi che non posso mai fare un post politico.
Leggo però le altrui opinioni e talora ne condivido la pars destruens, che di construens ahimé poco vedo.
Qui sotto a titolo di esempio condivido e cito un intervento del riflessivo attento e bilioso Galassi, che se ti piace l'invettiva ed è un eufemismo lo trovi qui (e se non gli piace essere citato, alla peggio mi dedica un'invettiva).
Se hai la pazienza di leggerlo (e se leggi me l'avrai sicuramente, essendo il suo assai più lineare di qualsivoglia mio post) in coda trovi la mia etimologia del giorno, politico finanziaria (se non ti viene da ridere), e la parte mia l'ho fatta.

"Diceva (o scriveva) il vecchio Pert che ai giovani vanno forniti esempi, non pipponi (o qualcosa di simile, che io sto alle citazioni come Poletti al Lavoro, zero babbà). Da parte mia, credo che per vizio genetico di fondo e non per oramai storici vizi crociani la gggente non riesca a districarsi di fronte ai numeri, pur elementari, e sia portata a prendere per reale qualunque idiozia abbia a che fare con detti numeri, considerati entità sideralmente distanti dall'esperienza quotidiana. Non è così, e te lo dimostro.

E' la mattina del 22 gennaio 2016. Io sono di buon umore, è una bella giornata, non ho crampi allo stomaco ed in banca ho ottantamila euro sul conto corrente, i risparmi di una vita di lavoro. Godo anche di una discreta pensione da insegnante, intorno ai mille euro che tutti i mesi mi arrivano sul conto corrente. Ma il gruzzoletto mi angustia un poco, che a tenerlo fermo non frutta e i BTP non vale la pena di acquistarli, data la formidabile azione del QE draghiano che ne porta il rendimento vicino allo zero, o negativo, se ci metti le commissioni e le spese. Ma ieri sera ho sentito da Vespa il Presidente del Consiglio, il Capo dello stato, anche se questo titolo si dà di solito al Presidente della Repubblica, che mica è un notaro, certo, ma insomma... E Renzi da Vespa ha detto che MPS è risanata ed investirci è un affare. Ora, io manco lo voto che sono più della Bonino e neanche mi pare troppo sveglio, in verità. Ma per dire urbis et orbis da Vespa quello che dice avrà i suoi motivi e sarebbe sciocco non fidarsi. Sarà cretino, ma non mette a repentaglio la sua credibilità in questo modo sfacciato e poi c'è Padoan che vigila, e Padoan è bravo, vorrei averlo con la Bonino. Mi fido. Apro il mio conto corrente on line che risparmio sulle commissioni e investo inj MPS il quantibus, che faccio di sicuro un affare. Tutto, che MPS è centrale nel sistema di riferimento del partito del Presidente del Consiglio e già è costato un sacco di miliardi alla collettività, m,a prima non era risanata, ora sì. Ci farò dei bei soldini. Coi miei ottantamila acquisto e deposito 919 e spezzature di azioni MPS. Mi è andata malissimo, oggi tutti a comprare e l'ho pagata al massimo, 87. Già alla chiusura i miei ottantamila sono diventati sessantanove mila, ma sui sa, questi movimenti speculativi. Ma insomma, ho perso undicimila euro in poche ore, ma ci si rifarà, sicuro. L'ha detto il Presidente del Consiglio, che è un affare, e Padoan vigila, e Padoan è bravo, ed è oramai un anno che al Colle assiede Mattarella, che mica è un notaro, anzi. Voglio dimenticarmene, che ci ho la mia bella pensione per il quotidiano ed il denaro in Borsa, è risaputo, va lasciato lievitare. E me ne dimentico. Fino a qualche mese fa scorso, quando Lucia, la mia unica figlia, ha perso definitivamente il lavoro. Lavorava all'Embraco, a Torino. Si è trovata in mezzo ad una strada, con due figli, un marito che lavora a voucher ed il mutuo da pagare, che si è fatta casa, povera stella, che i mutui sono bassi e le case costano poco, poco si fa per dire. Non mi ha chiesto nulla, in Sabaudia ha preso le loro abitudini di dignità e riservatezza, fosse rimasta qui da me in terronia sai gli urli... Ma debbo aiutarla, è brava e responsabile, e non è certo colpa sua se in Slovacchia lavorano per un pezzo di pane, il capitale va dive rende di più e la ricchezza si distribuisce globalmente, lo dice sempre l a Bonino, è giusto così. Sono mesi che ci penso: ci ho la mia bella pensione e l'orto e con Laura mia moglie siamo molto modesti, non abbiamo bisogno di nulla: vendo le MPS e faccio un bel regalo a quella ragazza, che possa stare un po' senza angustie da fine mese. Che poi ora i miei ottanta mila chissà, saranno raddoppiati: giusto ieri leggevo su Repubblica che MPS ha fatto un balzo del 17 per cento, sull'onda di una trimestrale particolarmente buona. Io non so cosa sia una trimestrale, ma se in un giorno un titolo fa il 17 per cento vuol dire che va bene, mica ci vuole una laurea per capirlo, e poi io ce l'ho, la laurea. Fossi stato un po' più giovane avrei aftto sicuramente l'Erasmus, come mia figlia, e quanto le è piaciuto! Insomma, oggi 17 maggio 2018 dico all'omarino della uebbanca di vendere tutto ed accreditarmi la somma. Esegue, vende e mi accredita la somma ottenuta: tremila e venti euro. O perbacco, ma ci deve essere un errore, avevo detto di vendere tutto. Telefonerò, domani, che ora mi trema il cuore. Ho telefonato, hanno venduto tutto, “Le è andata bene, signore, ha venduto ai massimi di giornata....!!!”. E mi è andata bene veramente, alla fine, che ho perso solo settantasettemila euro del gruzzoletto iniziale, il 96,25 per cento. Avessi aspettato solo un giorno, che quel cretino del leghista Borghi se n'è venuto fuori che bisogna riformare la governance di Mps e fatto crollare il titolo, avrei perso altri trecento euro!!!!1!1!!1!!1!, come ho letto sempre su Repubblica, in un'intervista a Padoan, che è bravo e sottoposto alla supervisione del Colle, dove siede Mattarella, che non è mica un notaro, anzi, come sa chiunque abbia letto la Costituzione, che la Bonino la sa a memoria, mica come i grullini.

A tutte e tutti le amiche e gli amici lettrici e lettori: scusate. Le due e i due che sona e sono arrivate ed arrivati fin qui avranno il latte alle ginocchia. L'ho fatta lunga perché mi andava e perché il lecchinismo dei repubblichini, svergognato, spudorato, miserabile, mi manda ai matti. Ora, io ho letto solo il titolo, che di Repubblica, Stampa e Corriere leggo solo i titoli, sufficienti a caricarmi dell'odio per passare la giornata, necessario perché io per me sono un bonaccione, e loro se ne approfittano. E magari il notista che ha raccolto la dichiarazione di Padoan, quello bravo e competente, gli ha sputato lì sul posto e gli ha urlato MA MISERABILE TRUFFATORE, VERGOGNATI!!!!!!!! Ma non ci scommetterei :) "

Ecco. Questo è quanto. Sarà pars destruens, ma anche sapere contro cosa essere non è poco. E mi sovvien non l'eterno - anche se vo comparando -  (essere contro, comparare, qui popolo e élite di cui tanto si parla ci casca a fagiolo, e se ci intendiamo sui termini ne potremmo parlare anche noi) ma un'etimologia, quella di speculatore, non proprio quello che fa compra e vendi in un gioco pericoloso che ha fatto brillare gli occhi e fatto sentire maghi della finanza certi rampantini che avevano le stesse capacità predittorie del Mago del Marocco, che almeno toccava le tette alle ragazzotte mentre metteva loro al collo un amuleto contro l'invidia (ma delle molestie parliamo un'altra volta); che il giocattolo, adesso, se non proprio rotto non funziona più bene. Penso, e vado a farne l'etimologia, allo speculatore come lo definisce la Treccani, che sempre mi faccio forte dell'autorità altrui, e dimmi se non pare scritto proprio per Padoan Piercarlo, che innegabilmente è élite, (molta élite è un Pierqualcosa, che stravaganza!), ovvero colui che  " spec. nell’ambito politico, cerca di sfruttare, ai proprî fini, una situazione, un fatto, un avvenimento, alterandone l’obiettivo significato, esagerandone l’importanza o attribuendone le responsabilità agli avversarî". E' stato Borghi!! 
Ma meglio l'etimologia.

C'è una radice indoeuropea - che è sempre la stessa rassicurante storia - SPEK (o forse s-pas, ma per me non fa differenza) che indica il guardare durativo, per la formazione di diverse voci, quali, in italiano, specchio, spettro, spettacolo, aspetto, cospetto, dispetto. L'attenta osservazione è la chiave, per la speculazione filosofica come per la speculazione finanziaria, per la speculazione politica forse un po' di meno, che guardare e vedere potrebbe creare problemi a chi deve andare dritto per la strada del potere, e guardarsi allo specchio potrebbe essere essere peggio, ma lo specchio è oscuro, o oscurato. 


Lo spek che non mi porta, però, è quello dello specus, della spelonca, la caverna. Non lo so, la grotta è buia e non ci vedi niente; ci accendi un fuoco e vedi la tua ombra. Starà chiusa in un  nero antro, la nostra élite - non aristocrazia ma oligarchia di cricca, non mi far parlare di De Benedetti, mi pare abbia un po' speculato anche lui, qualche volta, e comandato sempre, che lui sì sa come si fa - che solo della sua ombra si cura. Non vi vede per niente, se siete fuori della grotta, e non la infastidite, per carità, col vostro piangere o col vostro voto. Il suffragio universale? Una idealistica stramberia di altra epoca, vedrai che in qualche modo si provvederà. 




Non lo so, da questa caverna con le ombre potrebbe uscire pure Platone, il gran speculatore, o Bacone Francesco che c'è già nel titolo. Ma non lo so, credo sia meglio metterci un bel pietrone e chiudere l'imboccatura, e chi c'è dentro ci resti.
Osservazione e riflessione, speculazione. Le parole sono neutre? Le parole parlano e i numeri pure. Cerchiamo di leggere i numeri, e stiamo allegri. La pars denstruens è fatta, forse, per il resto si vedrà.

PS. Speculatore, vescovo e scettico hanno la stessa radice: Ne verrebbe fuori una bella storia, se hai fantasia.

Commenti

  1. Eppure io mi giustifico. Posso infuschiarmene, per ora, di tutto ciò? Avendo il segno meno in banca (le banche sono associazioni a delinquere) sto cercando di capire come sopravvivere. Il che porta alla violenza:sarà verbale, ovviamente, ma i primi caldi mi sfiancano. Apro la finestra e guardo. Senza giudicare, ma pure questo a tempo. Tic tac.

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