Persone e gas: flatulenze mediatiche

    Tossico, te lo dico subito, la parola di oggi è questa.

    Da dove mi viene?
    Dalle riviste femminili, di cui sono appassionata quanto saltuaria lettrice. Le leggo proprio, da cima a fondo, non guardo solo le figure con le modelle che sembrano tutte delle tossiche, a fare il broncio alla Bardot, ma quello era il capriccio di una che scoppia di salute, queste sono incazzate e triste, con quegli occhi (smookye, si dice così?) che non hanno niente da guardare e indossano abiti che non capisco.
    Non è un problema: nella mappa  degli stili di vita dei guru del marketing io mi riconosco nella categoria delle "appartate" (risorse limitate, vita sociale inesistente...). So che le figure non sono per me, non devo capire e non capisco, ma leggo gli articoli. Le storie di noti che ignoro, che hanno sempre tratti umani interessanti e così comuni, figli, amori, lavoro e salute, ma anche storie di grande impegno sociale, di riscatto, storie di donne, storie di luoghi, o di viaggi, tipo, per dire, orti urbani a Milano, o dog trekking in Val Camonica, piuttosto che Rooftop bar a New York o il Pico de Teide con l'astronomo, piuttosto che un viaggio sonoro di meditazione energetica tra Campane Tibetane e Didgeridoo.
    C'è poco poco di cucina, ma robine tipo sushi burrito, hummus al melograno e  bacarozzi che finalmente potranno arrivare sulle nostre tavole, ma non grilli o cavallette, che fanno turista a Bangkok (2 notti in transito prima di Phuket), ma bachi da seta o farfalle e soprattutto, nelle riviste femminili c'è tanta tanta psicologia, che alle donne gli piace, guardarsi dentro e capire gli altri.
    E nelle rubriche di psicologia mi ritornano continuamente le persone tossiche.
    Persone da identificare innazitutto:
    "7-strategie-per-identificare-le-persone-tossiche"
    "riconoscere le persone tossiche"


    e da tenere il più possibile a distanza:


    "strategie per liberarsi dalle persone tossiche"
    "7 persone tossiche da allontanare per essere felici"
    "10-modi-per-gestire-le-persone-tossiche-con-intelligenza"
    "Come Proteggersi dalle Persone Tossiche"
    "8-tipologie-di-persone-tossiche-di-cui-sbarazzarsi-nel 2018"

    Ora il mio primo pensiero è che questo povero tossico è evidentemente qualcuno che ha dei problemi che carità cristiana vorrebbe trovasse un sostegno  e un aiuto. Invece no.



     Bisogna allontanarlo, sbarazzarsene addirittura, cambiare marciapiede se lo incontri per strada, "non seguire più" sui social, non frequentarlo, salvarsi! E chi sarà mai!


    Ma attenzione, che la persona tossica scansata come la peste potresti anche essere tu:

    "5 segnali che siete delle persone tossiche (e una soluzione)"

    (ci sono un sacco di liste, ne scelgo una a caso): 
    1. Atteggiamento nervoso;
    2. Tristezza arrabbiata;
    3. Lamentele costanti;
    4. Tendenza a essere appiccicosi;
    5. Tendenza a criticare molto;
    6. Visione del mondo negativa o cinica


    E infatti. Non c'è speranza, sono una persona tossica (è il punto 3, questo?) Ce l'ho tutte, proprio, pensa che da piccola mi chiamavano UHU UHU Extra ...   Se non l'avevi capito, che magari t'era sfuggito l'articolo, io t'ho avvertito, impara a gestirmi, e se da questo dipende la tua felicità, per carità, vattene pure, è inevitabile, c'ho il punto 6 da scontare ( ma pure il 2 e il 3).                                  Ma soprattutto critico. Non te, che sei debole di carattere (fammelo spiegare in napoletano: se ti faccio ntusseca' è perchè sei 'ntussecuso) Non te: l'hai letto sul giornale, ti sei fidato. Critico innanzitutto la logica del primum ego - logica tossica e socialmente distruttiva. E un pochetto anche i giornali che tra cattivi esempi e buoni consigli avallano uno schema un po' troppo ripiegato sul sé. Non velenosi, ma tossici magari sì. Il veleno ti uccide, (o almeno ci prova, vedi lo strano caso delle spie russe), il tossico ti intossica, con quei sintomi vaghi, debolezza, mal di testa, nausea, disagio (ma forse li manifestano solo le persone tossiche, non so)
    Che fosse solo quello ... stesso editore, altra testata, e ben altro mi avalla, di tossico. 
    Intollerabile, tuona il premier gentile. Intollerabile, fa coro la testata ed ogni moderno mezzo e da ogni moderno mezzo ogni buono che ha grandi certezze. Non vorrai dubitare, il francesino ha detto che abbiamo le prove, come già l'inglesino o il fantoccio junior degli Usa, o il francese, quell'altro che ora pare inguaiato. E' intollerabile. O è tossico. E nell'etimologia di tossico c'è forse una radice -kas, che significa dolore, e forse c'è il tasso, albero cimiteriale sulla illacrimata modesta sepoltura non di verità e onestà, che hanno tombe monumentali, ma del punto di domanda. E c'è l'arco (toxon) e le frecce, la cui punta si intingeva in sostanze tossiche per aggravarne l'effetto. Oggi arco e frecce sai cosa sono, e il tossico è nell'informazione senza pudore, credo.
    Gas tossici si spandono per l'aria, se ne sente la puzza, e non è nuova, non c'è ricambio d'aria, di protagonisti, di strategie. Che sciatteria. Che dolore, quando sento "non può restare impunito" .Non so niente di politica internazionale, ma annuso l'aria,  che è tossica, e non mi tappo il naso, cerco di capire da quale parte viene la puzza, e apro gli occhi. Quel gesto di tapparsi il naso mi puzza di è intollerabile e non lasceremo impunito. E anche questo è il momento. O forse è solo il punto 6.



Commenti

  1. Sai che sono tossico. Ormai sono abituato ad essere evitato. Va bene.

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